Sabato 23 ottobre, a Fossano (CN), presso i locali della S.O.M.S. (Società Operaia), in Via Roma n. 74, si terrà (dalle ore 15:00 alle ore 20:00) un incontro degli antinuclearisti piemontesi. All’ordine del giorno l’incentivazione delle sottoscrizioni all’Appello antinucleare lanciato due settimane fa a livello regionale (http://nonukepiemonte.blogspot.com/p/firma-lappello.html) e la programmazione delle iniziative per il 23° anniversario della vittoria dei referendum antinucleari (l’ 8 e 9 novembre 1987, oltre l’80% dei votanti si espresse contro il piano nucleare italiano).
Parteciperà all’incontro anche Bruno Mellano (presidente di Radicali Italiani), che ha dichiarato:
“I fatti dell’ultima settimana dimostrano come sia stata giusta l’intuizione radicale di proporre a tutte le forze antinucleariste piemontesi, senza distinzioni e steccati di sorta, di lavorare per la creazione di un comitato regionale unitario, che faccia tesoro delle forze e dei saperi dei singoli componenti, sfruttando tutte le sinergie possibili.
La poltrona del Ministero dello Sviluppo Economico non è più vuota; ha preso il posto dello sprovveduto Scajola un uomo molto più temibile, quel Paolo Romani che rappresenta al meglio la tecnocrazia berlusconiana. Anche la poltrona di presidente dell’Agenzia per la sicurezza nucleare è stata prenotata da Umberto Veronesi. Nulla da dire sulle convinzioni nucleariste, peraltro sempre espresse e ribadite pubblicamente, del prof. Veronesi. Rilevo solamente, come dato oggettivo, il punto a favore del governo: la nomina di Veronesi ha spaccato (anche su questo!) il PD; il nome e l’autorevolezza di Veronesi saranno spesi per il rilancio di un piano nucleare già vecchio prima di partire, costoso e pericoloso.
Non resta che dire, parafrasando Marx: antinuclearisti di tutto il Piemonte (e non solo), unitevi!
Cuneo, 18 ottobre 2010
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