martedì 9 novembre 2010

“NUCLEARE, NO GRAZIE!”/SINTESI CONFERENZA STAMPA PARTITI ANTINUCLEARISTI (TORINO, CONSIGLIO REGIONALE DEL PIEMONTE)

Ha introdotto la conferenza stampa l’esponente radicale piemontese Bruno Mellano:

“Nel 23° anniversario della vittoria sui referendum antinucleari (8 e 9 novembre 1987, 65% di partecipanti, i SI’ superarono l’80%), gli antinuclearisti piemontesi si ripresentano uniti, ognuno con le sue diversità, consapevoli che comunicare le proprie buone ragioni è diventato più difficile e consapevoli che gli avversari possono mobilitare grandi risorse e capacità”.



Dino Barrera (Verdi): “Rinnovo l’appello alle associazioni ambientaliste a far fronte unico, a superare i reciproci steccati perché la posta in gioco è troppo importante. Il problema cruciale è la comunicazione con l’opinione pubblica.”



Mercedes Bresso (consigliere regionale Uniti per Bresso): “Non esiste un piano energetico nazionale. Non c’è scarsità di elettricità; molte centrali elettriche piemontesi sono sottoutilizzate. Assistiamo, invece, negli ultimi anni ad un “boom” delle energie rinnovabili, che va governato, ma che comunque assicurerà all’Italia energia molto meno costosa e pericolosa di quella che il governo ci vorrebbe propinare con il nucleare. Esigiamo dalla controparte risposte scientifiche, non slogan. Il futuro dell’energia è un futuro di energia decentrata, di risparmio energetico, di efficienza energetica. L’Italia è in grave ritardo; paragoniamo la nostra situazione a quella tedesca. Il treno del futuro non ha in testa vagoni nucleari; c’è li ha forse in coda ma sta per perderli per strada.”.



Monica Cerutti (consigliere regionale Sinistra Ecologia Libertà – SEL): “Ricordo che recentemente la Sogin ha reso nota la lista di 52 siti fra i quali scegliere il sito nazionale di stoccaggio delle scorie nucleari; c’è anche il Monferrato. A pensar male si fa peccato ma visto che in Piemonte è presente l’85% delle scorie nucleari italiane, molti possono pensare di farlo qui da noi questo sito nazionale. Ricordo anche che la legge regionale n. 5 del 2010 (Norme sulla protezione dai rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti) si è posta l’obiettivo di tutelare le popolazioni dai rischi derivanti dalla esposizione alla radioattività naturale ed alle radiazioni ionizzanti originate da attività industriali, di ricerca e medico-sanitarie e di gestione del parco nucleare piemontese.



Noemi Gallo (responsabile regionale Ambiente del Partito Democratico): “La scelta nucleare non è basata su una politica energetica che guarda ai fabbisogni ma su una politica di opere pubbliche, che guarda al contenitore e non al contenuto. Una relazione dell’agosto 2010, commissionata da Enel/EDF allo Studio Ambrosetti, ha messo in evidenza che l’uranio è una risorsa non rinnovabile, della durata massima di 80<100 anni e che il nucleare comporta il consumo di una grande quantità di acqua, bene sempre più scarso. Ricordo, infine, che 1 megawatt di energia da rinnovabili dà lavoro direttamente a 10 operatori (indirettamente a 40 operatori).



Gianni Naggi (responsabile regionale Ambiente e Beni Comuni di Rifondazione Comunista): “Nel 1987, i cittadini votarono no al nucleare anche sulla scia del disastro di Chernobil. Oggi dobbiamo evidenziare l’inutilità di tale scelta. La Francia deve le sue centrali alla scelta fatta negli anni ’50 del secolo scorso dal generale De Gaulle, con la sua “force de frappe”, con un nucleare civile alimentatore del nucleare militare. Oggi i costi di questo sistema sono insostenibili e i francesi cercano di farli pagare a noi. Il nucleare fornisce solamente il 6% dell’energia mondiale. La centralizzazione dell’energia alimenta lo spreco.”.



Maria Cristina Spinosa (segretaria provinciale di Italia dei Valori): “Il nucleare è una scelta antistorica e antieconomica. Avendo a mente tutti i costi, compresi quelli per la sicurezza e per il trattamento delle scorie nucleari, il nucleare non conviene.”.



Davide Bono (consigliere regionale Movimento Cinque Stelle): “Il comitato antinucleare deve essere simile al comitato per l’acqua pubblica: deve essere un movimento di base, i partiti devono dare solamente supporto logistico ed economico. Le fonti d’energia devono essere decentrate e distribuite e si deve puntare sul risparmo di energia termica, su case costruite finalmente con tutti i crismi del risparmio energetico. Serve un piano energetico regionale per programmare a lungo termine.”.



Torino, 9 novembre 2010

lunedì 8 novembre 2010

"Speaker Corner: il fronte dei partiti No Nuke, 23 anni dopo i referendum antinucleri, contro il ritorno al passato". Domani conferenza stampa alle ore 13 a Palazzo Lascaris.

Domani, martedì 9 novembre 2010, alle ore 13 presso la Sala dei presidenti di Palazzo Lascaris (sede del Consiglio regionale del Piemonte) in via Alfieri 15 a Torino, in occasione dell'anniversario dei tre referendum abrogativi del 8/9 novembre 1987 che misero al bando il nucleare in Italia, i partiti del comitato piemontese anti-nucleare incontrano la stampa per riaffermare la propria contrarietà al ritorno italiano di una energia non utile, non risolutiva, non sicura e non conveniente per il nostro paese.



Martedì 9 novembre 2010
ore 13.00
Sala dei Presidenti, Consiglio regionale del Piemonte, Palazzo Lascaris via Alfieri 15 - Torino

Nell'anniversario della storica vittoria dei referendum contro la scelta nuclearista in Italia (8-9 novembre 1987), conferenza stampa dal titolo:

"Speaker Corner : il fronte dei partiti No Nuke,

23 anni dopo i referendum antinucleari, contro il ritorno al passato"

- Mercedes Bresso - introduce
- Bruno Mellano - Radicali Italiani
- Dino Barrera – membro del Consiglio nazionale della Federazione dei Verdi
- Noemi Gallo - responsabile regionale Ambiente del Partito Democratico
- Maria Cristina Spinosa - segretaria provinciale di Torino Italia dei Valori (IDV)
- Gianni Naggi - responsabile regionale Ambiente e Beni Comuni di Rifondazione Comunista
- Monica Cerruti - Consigliere regionale Sinistra Ecologia Libertà (SEL)
- Davide Bono - Consigliere regionale Movimento 5 Stelle - Grillo

Concludono:
Claudio Fecchio e Fausto Cognasso per la Rete Antinucleare Piemontese (coordinamento dei comitati antinucleari piemontesi)

venerdì 5 novembre 2010

AGENZIA SICUREZZA NUCLEARE/RADICALI PIEMONTE: NOMINE VERONESI E UOMINI DELLA PRESTIGIACOMO SONO FOGLIE DI FICO PER RILANCIO SENZA PROBLEMI DEL NUCLEARE ALL’ITALIANA.

ANTINUCLEARISTI PIEMONTESI, UNITEVI!


Dichiarazione degli esponenti radicali piemontesi Bruno Mellano e Giulio Manfredi:

E’ tutto chiaro per chi vuol vedere: basta scorrere i curricula dei componenti dell’Agenzia per la sicurezza nucleare (nominati oggi con oltre un anno di ritardo) per capire come andranno le cose: i due membri nominati dal ministro dello Sviluppo Economico (Maurizio Cumo e Marco Enrico Ricotti) hanno tutte le carte in regola per sostenere il rilancio del nucleare all’italiana senza se e senza ma. I due membri nominati dal ministro dell’Ambiente si occupano a tempo pieno di tutt’altro: Michele Corradino, consigliere di stato, è attualmente capo di gabinetto del ministro Prestigiacomo ed è docente di diritto amministrativo in diverse università; Stefano Dambruoso (magistrato, già sostituto procuratore della repubblica di Milano, già componente della direzione distrettuale antimafia di Milano, già consulente dell’istituto internazionale dell’Onu per la ricerca sulla lotta al crimine organizzato e al terrorismo ed esperto giuridico presso la rappresentanza permanente italiana dell’Onu a Vienna) è attualmente capo dell’ufficio per il coordinamento dell’attività internazionale del ministero della giustizia.

Cumo e Ricotti, con alle spalle il ministro Romani, manderanno avanti la baracca; Corradino e Dambruoso seguiranno. E come ciliegina sulla torta, Umberto Veronesi fornirà l’immagine giusta per nobilitare una scelta nucleare antieconomica e rischiosa.

Rinnoviamo il pressante invito a tutti i cittadini piemontesi che intendono opporsi a tale scelta a unirsi in un comitato antinucleare a livello regionale, nell’anniversario della vittoria sui referendum antinucleari (8/9 novembre 1987).


Torino, 5 novembre 2010

venerdì 22 ottobre 2010

nuove importanti adesioni all'appello

Stanno sopraggiungendo altre adesioni significative tra cui:

on. Emanuela Rampi, deputata PD

on. Giuseppe Giulietti, deputato Gruppo Misto, portavoce dell'Associazione Articolo 21

on. Antonio Boccuzzi, deputato PD

on. Roberto Della Seta, senatore PD

Giuliana Manica, consigliere regionale del Piemonte, PD

Rosita Serra, Presidente del Consiglio Comunale di Fossano (Cn)

Francesco Rasero, portavoce provinciale SEL di Cuneo
Pier Giorgio Comella, già Consigliere Regionale – Sinistra Ecologia Liberta’

Luca Bosonetto, segretario regionale giovani PD

Giuliana Manica – Consiglierea Regionale PD

Alessandro Bizjak - già Consigliere Regionale PD

Rosario Ragusa, Segretario Provinciale PRC - Federazione Asti

Claudia De Marchi – PD Vercelli

Marco Boato, sociologo-giornalista ex parlamentare verde

PRIME ADESIONI ASTIGIANE.

Ci sono anche degli astigiani tra i fimratari dell' appello per la costituzione di un Comitato antinucleare del Piemonte.


Giorgio Ferrero, Imprenditore agricolo
Salvatore Grizzanti, tesoriere Associazione radicale Adelaide Aglietta
Angela Motta, consigliere regionale Pd
Roberto Zanna, La Città che Vogliamo

giovedì 21 ottobre 2010

Terra: In Piemonte il comitato “no nuke”

In Piemonte il comitato “no nuke”


MOBILITAZIONE. La scelta di un ritorno al nucleare comporta costi e rischi che sono e rimangono elevati e duraturi.
La scelta di un ritorno al nucleare comporta costi e rischi che sono e rimangono elevati e duraturi: la proliferazione nucleare (anche il “modello francese” che ci viene proposto è indissolubilmente legato agli usi militari dell’atomo), l’impatto sul territorio (enormi consumi d’acqua per il raffreddamento del reattore), la sicurezza in epoca di terrorismo internazionale, il problema dello smantellamento delle centrali una volta concluso il loro ciclo di sfruttamento, la gestione dello smaltimento dei rifiuti radioattivi, il depauperamento della attrattività turistica del territorio e della genuinità dei prodotti agro-alimentari.

In questi due anni, al di là dei proclami, il Governo ha dimostrato di non sapere rispettare la “tabella di marcia” del proprio Piano Nucleare: anche per questo - con l’obiettivo di supportare un esecutivo inconcludente e per condizionare l’opinione pubblica italiana che ha ancora memoria e consapevolezza del rischio nucleare - lo scorso luglio diverse realtà economiche e accademiche hanno creato il “Forum Nucleare Italiano”, che si presenta come una potente “lobby nuclearista”, con il compito istituzionale ’di far cambiare idea agli italiani’  sull’opzione nucleare. è dunque necessario ed urgente che i cittadini, singoli e organizzati, che considerano la scelta del ritorno al nucleare sbagliata, pericolosa e pure costosa, si uniscano in “comitati antinucleari” a livello regionale, per mettere in comune ed ottimizzare le proprie forze e i propri saperi.

Questa mobilitazione è tanto più necessaria ed urgente in Piemonte, dove è stoccato oltre l’85% dei rifiuti radioattivi italiani e dove il presidente della Regione Roberto Cota si presenta come il fautore del “nucleare senza se e senza ma”, a differenza dei governatori di tutte le altre regioni italiane, anche di centro-destra, che hanno invece avanzato obiezioni e distinguo. Facciamo appello ai cittadini e alle cittadine piemontesi affinché si costituisca nelle prossime settimane il Comitato antinucleare piemontese, aperto a tutte e tutti, senza alcuna preclusione ideologica, politica e partitica, rigorosamente nonviolento.
 
Tra i primi aderenti: Dino Barrera, Cons. Nazionale Verdi
Emma Bonino, Vice Presidente del Senato
Davide Bono, consigliere regionale Movimento 5 stelle
Mercedes Bresso, cons. reg.- ex Presidente del Piemonte
Bruno Mellano, Presidente nazionale di Radicali Italiani
Giuliano Tallone, Pres. Lipu
Piero Chiambretti, showman
Cristiano Godano, leader dei Marlene Kuntz

martedì 19 ottobre 2010

NUCLEARE/SABATO 23, A FOSSANO, INCONTRO ANTINUCLEARISTI PIEMONTESI.

MELLANO (RADICALI): “I NUCLEARISTI ACCELERANO: IL FRONTE DEL NO DEVE SERRARE LE FILA”.



Sabato 23 ottobre, a Fossano (CN), presso i locali della S.O.M.S. (Società Operaia), in Via Roma n. 74, si terrà (dalle ore 15:00 alle ore 20:00) un incontro degli antinuclearisti piemontesi. All’ordine del giorno l’incentivazione delle sottoscrizioni all’Appello antinucleare lanciato due settimane fa a livello regionale (http://nonukepiemonte.blogspot.com/p/firma-lappello.html) e la programmazione delle iniziative per il 23° anniversario della vittoria dei referendum antinucleari (l’ 8 e 9 novembre 1987, oltre l’80% dei votanti si espresse contro il piano nucleare italiano).



Parteciperà all’incontro anche Bruno Mellano (presidente di Radicali Italiani), che ha dichiarato:



“I fatti dell’ultima settimana dimostrano come sia stata giusta l’intuizione radicale di proporre a tutte le forze antinucleariste piemontesi, senza distinzioni e steccati di sorta, di lavorare per la creazione di un comitato regionale unitario, che faccia tesoro delle forze e dei saperi dei singoli componenti, sfruttando tutte le sinergie possibili.



La poltrona del Ministero dello Sviluppo Economico non è più vuota; ha preso il posto dello sprovveduto Scajola un uomo molto più temibile, quel Paolo Romani che rappresenta al meglio la tecnocrazia berlusconiana. Anche la poltrona di presidente dell’Agenzia per la sicurezza nucleare è stata prenotata da Umberto Veronesi. Nulla da dire sulle convinzioni nucleariste, peraltro sempre espresse e ribadite pubblicamente, del prof. Veronesi. Rilevo solamente, come dato oggettivo, il punto a favore del governo: la nomina di Veronesi ha spaccato (anche su questo!) il PD; il nome e l’autorevolezza di Veronesi saranno spesi per il rilancio di un piano nucleare già vecchio prima di partire, costoso e pericoloso.



Non resta che dire, parafrasando Marx: antinuclearisti di tutto il Piemonte (e non solo), unitevi!



Cuneo, 18 ottobre 2010

mercoledì 6 ottobre 2010

INCONTRO ANTINUCLEARE A VERCELLI

QUANDO:
SABATO 9 OTTOBRE dalla ore 15,00 alle ore 19,00.

DOVE:
presso la S.O.M.S. (Società Operaia di Mutuo Soccorso) di Vercelli, in Via Francesco Borgogna 34.

PERCHE’:
Incontro pubblico, a carattere organizzativo, con avvio della campagna di raccolta firme per la proposta di legge di iniziativa popolare in materia di politiche energetiche.

CHI:
I promotori sono associazioni, movimenti e forze politiche che in Piemonte già operano con convinzione nel campo antinuclearista, ma che hanno ravvisato la forte necessità di fare "massa critica" con un percorso unitario.Sono state anche invitate associazioni, movimenti e personalità di Regioni contermini.

VERCELLI?
Nel vercellese che sono ancora presenti, e visibili, gli effetti negativi della passata stagione nucleare - TRINO VERCELLESE e SALUGGIA -, ed è proprio nel vercellese che quasi sicuramente cadrà la scelta de Governo per nuove installazioni nucleari.

INDICAZIONI LOGISTICHE:
Arrivando in treno - fuori dalla stazione si imbocca il viale alberato (viale Garibaldi) prospiciente la stessa, si dovrà percorrerlo fino ad incontrare la 4^ via laterale a destra (via Borgogna) fatti circa 100 metri al civico 34 troverà il palazzotto (antico) che ci ospiterà.

PER INFO:
Claudio FECCHIO 3204792356
Fausto COGNASSO 3357208447

martedì 5 ottobre 2010

per un comitato antinucleare piemontese

Torino, 28 settembre 2010 

PRESENTATO OGGI SOTTO CONSIGLIO REGIONALE APPELLO PER COSTITUZIONE COMITATO ANTINUCLEARE PIEMONTESE.

Questa mattina, in una conferenza stampa volante sotto il Consiglio Regionale del Piemonte, Bruno Mellano (presidente di Radicali Italiani) e Dino Barrera (consigliere nazionale della Federazione dei Verdi) hanno presentato l'Appello (allegato) per la costituzione del Comitato Antinucleare Piemontese. Alla conferenza stampa erano presenti numerosi esponenti radicali ed ambientalisti; è intervenuta anche Mercedes Bresso. Numerosi cittadini hanno sottoscritto l'Appello al banchetto; fra gli altri, i consiglieri regionali Aldo Reschigna (capogruppo PD), Rocchino Muliere (PD), Mino Taricco (PD), Andrea Stara (Insieme per Bresso).

Ecco l'elenco dei primi firmatari dell'appello:


Dino Barrera, consigliere nazionale della Federazione dei Verdi

Emma Bonino, Vice Presidente del Senato

Davide Bono, consigliere regionale 5 stelle

Mercedes Bresso, consigliere regionale – ex Presidente del Piemonte

Mimmo Candito, giornalista de la Stampa e Direttore de L'Indice

Carlo Chiama, Assessore Provincia di Torino

Enrico Deaglio, giornalista

Nicola De Ruggiero, ex Assessore all’Ambiente del Piemonte

Giorgio Ferrero, Imprenditore agricolo

Silvia Fregolent, Consigliere provinciale di Torino PD – Presidente Ecodem Piemonte

Riccardo Fortina, Presidente regionale WWF

Beppe Gamba, Responsabile del Gruppo di lavoro Enti Locali del Kyoto Club

Emanuela Guarino, Presidente del Parco della Mandria

Bruno Mellano, Presidente nazionale di Radicali Italiani

Elena Negri, avvocato

Giovanni Pallotti, Presidente regionale ENPA

Roberto Piana, Presidente LAC - Lega Abolizione Caccia Piemonte

Giuliano Tallone, Presidente nazionale LIPU

Silvio Viale, Direzione nazionale Associazione Luca Coscioni

Giampaolo Zancan, avvocato, già senatore

Giulio Manfredi, Comitato nazionale Radicali Italiani

Ignazio Garau, Città del Bio
Renzo Penna, Alessandria, già deputato

Marco Francone, Presidente Consulta Associazioni del volontariato animalista della Città di Torino

Nanni Salio, Centro Studi Sereno Regis di Torino

Beppe Marasso, MIR

Silvia Fregolent – Partito Democratico, Ecodem

Angelo Chiattella, comitato storico
Pier Luigi Cavalchini. Pro Natura Alessandria

Enrico Bettini, Presidente Cittàbella

Igor Boni, Coordinatore provinciale di Torino Associazione radicale Aglietta

Gigi Stancati e Daniela Rocca della Rovere, Ambiente e Sanità

Maurizio Manfredi, Associazione Rinascita Val Bormida

Liliana Meinero, consigliere comunale di Cuneo

Angelo Longobardi, CN

Marco Martini, Alba

Edgar Mader, Alba

Nathalie Pisano, Novara, segretaria dell'Associazione radicale Adelaide Aglietta

Riccardo Basile, Novara

Marco Chiodelli, Novara

Mauro Bolzoni, Novara

Marica Spezia, VCO

Paolo Caruso, VCO

Fausto Cognasso, Vercelli

Claudio Fecchio, Vercelli


Hanno già dichiarato il loro sostegno all'iniziativa anche

Piero Chiambretti, showman, e Cristiano Godano, cantante e leader del gruppo Marlene Kuntz.