Ha introdotto la conferenza stampa l’esponente radicale piemontese Bruno Mellano:
“Nel 23° anniversario della vittoria sui referendum antinucleari (8 e 9 novembre 1987, 65% di partecipanti, i SI’ superarono l’80%), gli antinuclearisti piemontesi si ripresentano uniti, ognuno con le sue diversità, consapevoli che comunicare le proprie buone ragioni è diventato più difficile e consapevoli che gli avversari possono mobilitare grandi risorse e capacità”.
Dino Barrera (Verdi): “Rinnovo l’appello alle associazioni ambientaliste a far fronte unico, a superare i reciproci steccati perché la posta in gioco è troppo importante. Il problema cruciale è la comunicazione con l’opinione pubblica.”
Mercedes Bresso (consigliere regionale Uniti per Bresso): “Non esiste un piano energetico nazionale. Non c’è scarsità di elettricità; molte centrali elettriche piemontesi sono sottoutilizzate. Assistiamo, invece, negli ultimi anni ad un “boom” delle energie rinnovabili, che va governato, ma che comunque assicurerà all’Italia energia molto meno costosa e pericolosa di quella che il governo ci vorrebbe propinare con il nucleare. Esigiamo dalla controparte risposte scientifiche, non slogan. Il futuro dell’energia è un futuro di energia decentrata, di risparmio energetico, di efficienza energetica. L’Italia è in grave ritardo; paragoniamo la nostra situazione a quella tedesca. Il treno del futuro non ha in testa vagoni nucleari; c’è li ha forse in coda ma sta per perderli per strada.”.
Monica Cerutti (consigliere regionale Sinistra Ecologia Libertà – SEL): “Ricordo che recentemente la Sogin ha reso nota la lista di 52 siti fra i quali scegliere il sito nazionale di stoccaggio delle scorie nucleari; c’è anche il Monferrato. A pensar male si fa peccato ma visto che in Piemonte è presente l’85% delle scorie nucleari italiane, molti possono pensare di farlo qui da noi questo sito nazionale. Ricordo anche che la legge regionale n. 5 del 2010 (Norme sulla protezione dai rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti) si è posta l’obiettivo di tutelare le popolazioni dai rischi derivanti dalla esposizione alla radioattività naturale ed alle radiazioni ionizzanti originate da attività industriali, di ricerca e medico-sanitarie e di gestione del parco nucleare piemontese.
Noemi Gallo (responsabile regionale Ambiente del Partito Democratico): “La scelta nucleare non è basata su una politica energetica che guarda ai fabbisogni ma su una politica di opere pubbliche, che guarda al contenitore e non al contenuto. Una relazione dell’agosto 2010, commissionata da Enel/EDF allo Studio Ambrosetti, ha messo in evidenza che l’uranio è una risorsa non rinnovabile, della durata massima di 80<100 anni e che il nucleare comporta il consumo di una grande quantità di acqua, bene sempre più scarso. Ricordo, infine, che 1 megawatt di energia da rinnovabili dà lavoro direttamente a 10 operatori (indirettamente a 40 operatori).
Gianni Naggi (responsabile regionale Ambiente e Beni Comuni di Rifondazione Comunista): “Nel 1987, i cittadini votarono no al nucleare anche sulla scia del disastro di Chernobil. Oggi dobbiamo evidenziare l’inutilità di tale scelta. La Francia deve le sue centrali alla scelta fatta negli anni ’50 del secolo scorso dal generale De Gaulle, con la sua “force de frappe”, con un nucleare civile alimentatore del nucleare militare. Oggi i costi di questo sistema sono insostenibili e i francesi cercano di farli pagare a noi. Il nucleare fornisce solamente il 6% dell’energia mondiale. La centralizzazione dell’energia alimenta lo spreco.”.
Maria Cristina Spinosa (segretaria provinciale di Italia dei Valori): “Il nucleare è una scelta antistorica e antieconomica. Avendo a mente tutti i costi, compresi quelli per la sicurezza e per il trattamento delle scorie nucleari, il nucleare non conviene.”.
Davide Bono (consigliere regionale Movimento Cinque Stelle): “Il comitato antinucleare deve essere simile al comitato per l’acqua pubblica: deve essere un movimento di base, i partiti devono dare solamente supporto logistico ed economico. Le fonti d’energia devono essere decentrate e distribuite e si deve puntare sul risparmo di energia termica, su case costruite finalmente con tutti i crismi del risparmio energetico. Serve un piano energetico regionale per programmare a lungo termine.”.
Torino, 9 novembre 2010
martedì 9 novembre 2010
lunedì 8 novembre 2010
"Speaker Corner: il fronte dei partiti No Nuke, 23 anni dopo i referendum antinucleri, contro il ritorno al passato". Domani conferenza stampa alle ore 13 a Palazzo Lascaris.
Domani, martedì 9 novembre 2010, alle ore 13 presso la Sala dei presidenti di Palazzo Lascaris (sede del Consiglio regionale del Piemonte) in via Alfieri 15 a Torino, in occasione dell'anniversario dei tre referendum abrogativi del 8/9 novembre 1987 che misero al bando il nucleare in Italia, i partiti del comitato piemontese anti-nucleare incontrano la stampa per riaffermare la propria contrarietà al ritorno italiano di una energia non utile, non risolutiva, non sicura e non conveniente per il nostro paese.
Martedì 9 novembre 2010
ore 13.00
Sala dei Presidenti, Consiglio regionale del Piemonte, Palazzo Lascaris via Alfieri 15 - Torino
Nell'anniversario della storica vittoria dei referendum contro la scelta nuclearista in Italia (8-9 novembre 1987), conferenza stampa dal titolo:
"Speaker Corner : il fronte dei partiti No Nuke,
23 anni dopo i referendum antinucleari, contro il ritorno al passato"
- Mercedes Bresso - introduce
- Bruno Mellano - Radicali Italiani
- Dino Barrera – membro del Consiglio nazionale della Federazione dei Verdi
- Noemi Gallo - responsabile regionale Ambiente del Partito Democratico
- Maria Cristina Spinosa - segretaria provinciale di Torino Italia dei Valori (IDV)
- Gianni Naggi - responsabile regionale Ambiente e Beni Comuni di Rifondazione Comunista
- Monica Cerruti - Consigliere regionale Sinistra Ecologia Libertà (SEL)
- Davide Bono - Consigliere regionale Movimento 5 Stelle - Grillo
Concludono:
Claudio Fecchio e Fausto Cognasso per la Rete Antinucleare Piemontese (coordinamento dei comitati antinucleari piemontesi)
Martedì 9 novembre 2010
ore 13.00
Sala dei Presidenti, Consiglio regionale del Piemonte, Palazzo Lascaris via Alfieri 15 - Torino
Nell'anniversario della storica vittoria dei referendum contro la scelta nuclearista in Italia (8-9 novembre 1987), conferenza stampa dal titolo:
"Speaker Corner : il fronte dei partiti No Nuke,
23 anni dopo i referendum antinucleari, contro il ritorno al passato"
- Mercedes Bresso - introduce
- Bruno Mellano - Radicali Italiani
- Dino Barrera – membro del Consiglio nazionale della Federazione dei Verdi
- Noemi Gallo - responsabile regionale Ambiente del Partito Democratico
- Maria Cristina Spinosa - segretaria provinciale di Torino Italia dei Valori (IDV)
- Gianni Naggi - responsabile regionale Ambiente e Beni Comuni di Rifondazione Comunista
- Monica Cerruti - Consigliere regionale Sinistra Ecologia Libertà (SEL)
- Davide Bono - Consigliere regionale Movimento 5 Stelle - Grillo
Concludono:
Claudio Fecchio e Fausto Cognasso per la Rete Antinucleare Piemontese (coordinamento dei comitati antinucleari piemontesi)
venerdì 5 novembre 2010
AGENZIA SICUREZZA NUCLEARE/RADICALI PIEMONTE: NOMINE VERONESI E UOMINI DELLA PRESTIGIACOMO SONO FOGLIE DI FICO PER RILANCIO SENZA PROBLEMI DEL NUCLEARE ALL’ITALIANA.
ANTINUCLEARISTI PIEMONTESI, UNITEVI!
Dichiarazione degli esponenti radicali piemontesi Bruno Mellano e Giulio Manfredi:
Torino, 5 novembre 2010
Dichiarazione degli esponenti radicali piemontesi Bruno Mellano e Giulio Manfredi:
E’ tutto chiaro per chi vuol vedere: basta scorrere i curricula dei componenti dell’Agenzia per la sicurezza nucleare (nominati oggi con oltre un anno di ritardo) per capire come andranno le cose: i due membri nominati dal ministro dello Sviluppo Economico (Maurizio Cumo e Marco Enrico Ricotti) hanno tutte le carte in regola per sostenere il rilancio del nucleare all’italiana senza se e senza ma. I due membri nominati dal ministro dell’Ambiente si occupano a tempo pieno di tutt’altro: Michele Corradino, consigliere di stato, è attualmente capo di gabinetto del ministro Prestigiacomo ed è docente di diritto amministrativo in diverse università; Stefano Dambruoso (magistrato, già sostituto procuratore della repubblica di Milano, già componente della direzione distrettuale antimafia di Milano, già consulente dell’istituto internazionale dell’Onu per la ricerca sulla lotta al crimine organizzato e al terrorismo ed esperto giuridico presso la rappresentanza permanente italiana dell’Onu a Vienna) è attualmente capo dell’ufficio per il coordinamento dell’attività internazionale del ministero della giustizia.
Cumo e Ricotti, con alle spalle il ministro Romani, manderanno avanti la baracca; Corradino e Dambruoso seguiranno. E come ciliegina sulla torta, Umberto Veronesi fornirà l’immagine giusta per nobilitare una scelta nucleare antieconomica e rischiosa.
Rinnoviamo il pressante invito a tutti i cittadini piemontesi che intendono opporsi a tale scelta a unirsi in un comitato antinucleare a livello regionale, nell’anniversario della vittoria sui referendum antinucleari (8/9 novembre 1987).
Torino, 5 novembre 2010
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